LA
CASETTA DELL’ACQUA
(CRONACA DI
UNA GIORNATA)
Da poco è comparsa nel nostro paese
quella che, ormai, tutti chiamano: LA CASETTA DELL’ACQUA.
Io e la casetta ci incontriamo una prima
volta alle 5.30, mi fermo e riempio la bottiglia che mi disseterà in queste,
torride, mattine. Già vedendola scendere e bagnare con la sua frescura la
bottiglia, rigorosamente, di vetro la voglia di allontanare le prime sensazioni
del caldo che di lì a poco attanaglieranno l’aria e le fabbriche del paese mi
fa prendere la decisione: giù un bel sorso. Come è buona, come è fresca, è di
una comodità, costa poco, fa in modo che l’uso delle bottiglie di plastica si
sia, drasticamente, ridotto.
Questi ed altri commenti io sento, e ne sono
felice, da parte della gente che ormai a tutte le ore e tutti i giorni prende
d’assalto questo luogo che è diventato un appuntamento quotidiano per molti
cittadini di San Paolo d’Argon e non. Alle 11.00 tornando dal lavoro rinuncio a
fermarmi tanta è la gente che è lì in attesa. Tornerò più tardi, mi dico, ma
difficilmente la si trova libera e allora mi metto in fila……..e si parla, c’è
sempre qualcuno che ha bisogno di aiuto, si scherza: si potrebbe mettere la
spina del vino bianco, della birra……. Ci si parla, proprio come si faceva una
volta vicino ai pozzi.
Mi sono accorto che la gente ha piacere di andarci
perché in questi momenti di grave crisi la soddisfa zione di poter dire ho
risparmiato, anche se pochi centesimi, è gratificante. Altra importante
componente è l’ottima qualità del prodotto Il tardo pomeriggio e la sera
ricalcano quello che è stato l’andamento della giornata. Insomma LA CASETTA
DELL’ACQUA, anzi, LA NOSTRA CASETTA DELL’ACQUA piace.
Fausto
Coggi