lunedì 25 aprile 2011

QUANDO LO SPORT DIVENTA LA TUA VITA.


Presso i Greci il momento sportivo era parte essenziale dell'educazione. Tuttavia il termine sport, inteso come attività psichica praticata per il gioco o la competizione, non esisteva nel vocabolario greco. Il termine sport compare per la prima volta in Inghilterra verso la fine del XV° sec. e proviene dal termine francese disport, che a sua volta deriva dal termine antico desport che significa ricreazione, divertimento. Durante i secoli XVII e XVIII gli Inglesi realizzarono delle innovazioni nel mondo sportivo e ricorsero al termine sport per distinguerle. 
I Greci per designare le loro attività usavano i termini gymnastique (da gymnos, nudo) perché gli atleti si confrontavano nudi, oppure agon (concorso, lotta, emulazione) o athlon (sforzo, lotta) o ancora athlos (combattimento, exploit) da cui gli aggettivi "agonistico" e "atletico". Perché per i Greci il momento sportivo non era del tipo ludico, ma si associava alla formazione del carattere dei giovani, futuri cittadini cui spettava il dovere di condurre bene gli affari delle loro città e difenderle in caso di pericolo.

Lontano da quello che il mondo greco ci ha insegnato, lo sport è una delle attività che anima e rende vivo un paese. In ogni contesto che ci circonda  infatti, lo sport ha sempre il suo spazio; tuttavia non in tutti i paesi allo sport è data la stessa importanza che a volte viene offerta ad altri settori.
Vivere di sport significa credere che questo sia uno degli strumenti più importanti per l’educazione di un ragazzo che si avvicina all’attività sportiva già dai primi mesi di vita. (si pensi ad esempio ai corsi d nuoto per i neonati).




Mi piace spesso paragonare lo sport ad una pianta, non solo perché quest’ultima è da sempre sinonimo di vita, ma anche perché rappresenta la metafora perfetta della crescita.

Come dal seme, infatti anche un bambino inizia la sua attività sportiva da piccolo, cresce e apprende durante il suo cammino quelle facoltà che gli permettono di acquisire la giusta competenza in quello sport. Con il tempo la pianta si nutre e diventa sempre più bella così come un atleta si allena migliorando ogni giorno le sue prestazioni. Da adulto le sue competenze diventano poi il bagaglio importante per la nascita di una nuova pianta.
In tutto questo cammino, descritto in maniera molto sintetica, è necessario però collocare ed individuare quegli elementi che, affiancati ad un giusto percorso educativo, permettono a chiunque di poter crescere e di poter diventare un vero uomo. Questo perché in un mondo frenetico come il nostro, diventa molto difficile trovare dei punti di riferimento che permettano, soprattutto ai più giovani, di capire l’importanza dello sport. Spesso i media ci offrono dei modelli “di plastica” che non rappresentano il vero significato dell’attività fisica che spesso è associata ad un guadagno sproporzionato di denaro che non vale però il peso di aver educato un ragazzo il quale, grazie allo sport, ha appreso ad esempio il vero valore della sconfitta.
Ovviamente non ci si deve nascondere dietro al palo di una porta, il sogno di diventare un calciatore anche per il gusto di guadagnare dei soldi, spesso accomuna il pensiero di molti adolescenti che non hanno appreso come guardare al di là della facciata.
Lo sport è sempre stato sinonimo di educazione, perché il sudore che bagna la maglietta rappresenta poi il sacrificio che ogni ragazzo, una volta diventato adulto, dovrà affrontare nel condurre la vita di tutti i giorni.
Perché una sconfitta spesso insegna che nella vita purtroppo non sempre è possibile arrivare primi, in quanto molte volte altri sono più bravi di te.
Perché lo sport ti aiuta a dare sempre il meglio, a cercare sempre nuovi stimoli e nuovi traguardi da raggiungere.
Perché lo sport insegna la lealtà e la correttezza che nella vita sono dei valori fondamentali.
Perché lo sport diventa il mezzo che da adulto ti permette di cogliere la bellezza di essere stato tu una volta a calpestare quel campo.
Una concezione di sport quindi che spesso si allontana da quei genitori che si trovano ogni sabato ai bordi del campo e che sovrastano la bellezza di un gesto atletico con le loro urla di protesta e di scarsa sportività. Uno sport che fa del rispetto delle regole la base per poter costruire un futuro differente. Ed infine uno sport che insegna ad un bambino che una palla è buona anche se dagli spalti ti incitano a chiamarla “fuori”, barando, solo per il gusto di vincere quella partita.
In un paese come il nostro quindi è necessario creare una vera cultura dello sport che sia una vera “coltivazione” intesa come crescita nel senso positivo.
La valorizzazione e il miglioramento delle strutture che già animano il nostro territorio, ma anche l’ambizione di fare sempre meglio. Nello stesso tempo la valorizzazione dei nostri atleti senza i quali ogni struttura perderebbe ogni significato, spesso infatti è bello avere un giardino ricco di coltivazioni le quali però, private dell’acqua, appassiscono in qualche giorno.
Accanto ai nostri atleti ovviamente è di fondamentale importanza la formazione di istruttori e allenatori che riescano ad acquisire le giuste competenze per aiutare i nostri giovani a crescere nello sport. Dei formatori che siano allenatori, ma anche amici, che sappiano insegnare a vincere ma soprattutto a perdere, perché è nella sconfitta che spesso nascono le cose migliori.
Un mondo dello sport quindi che non si ferma ai giovani ma che si arricchisce delle competenze del mondo adulto che fa da perno a tutto il sistema. Un ingranaggio in cui ogni pezzo si muove per il buon funzionamento non del singolo ma della collettività.
Una concezione di sport quindi che non esclude nessuno, anzi che sa unire anche estrazioni di culture e tradizioni differenti conducendo ad una crescita dell’intera comunità.
Quando lo sport diventa la tua esistenza, capisci poi che grazie allo sport forse la tua vita sarebbe stata diversa, che senza quelle sconfitte non avresti capito l’importanza di combattere per quella medaglia, che senza quelle discussioni negli spogliatoi non saresti stato in grado di far valere la tua idea che giusta o sbagliata che sia è sempre la TUA idea!.

                                                                                              Veronica Trapletti

martedì 19 aprile 2011

Diario di una Campagna Elettorale p3

Anche stasera abbiamo fatto notte, c'era tanto da discutere.
Ci stiamo preparando all'incontro pubblico del 29 aprile.E tante altre sorprese che sveleremo di giorno in giorno.
Non vogliamo deludere i nostri elettori arrivando impreparati a rispondere alle loro domande .
Vogliamo confrontarci con idee e proposte e non solo con slogan. Per proporre un programma occorre anche avere la certezza che esso sia realizzabile.
Non abbiamo mai lavorato insieme, ma c' è una sintonia che nemmeno in gruppi  che lavorano insieme da  più tempo si riesce a trovare.

Per oggi basta perchè domani si continua verso il nostro obiettivo....

domenica 17 aprile 2011

Diario di una campagna elettorale 2

Le liste sono state presentate e tutte le possibili congetture sulla consistenza dei nostri avversari politici sono finalmente diventate realtà.
Quattro liste, in un paese relativamente piccolo come San Paolo d'Argon, sono un bel numero sicuramente indice di un fermento di pensieri e di partecipazione civile. Immaginate, se ci fossero solo due liste, come sarebbe arido il panorama delle proposte elettorali e non solo.

La giornata di sabato ci ha permesso finalmente di pubblicare i nomi dei candidati consiglieri e il programma sintetico.

Se penso a quando abbiamo iniziato a lavorare tutti insieme contemporaneamente su file  "condivisi" mi viene da sorridere. Persone con poca  esperienza informatica e altre con maggiore esperienza senza problemi perché l'entusiasmo e la voglia di fare permette di superare qualsiasi ostacolo.

Ma la soddisfazione di veder lavorare un gruppo di lavoro sullo sviluppo di un idea che prendeva vita in poche ore è veramente grande. E per questo che il programma elettorale è stato realizzato in pochi giorni di lavoro . Un esempio di come poi si possono applicare le nuove tecnologie per ridurre i tempi ed i costi, anche per amministrare la cosa pubblica. Come nel nostro programma alla voce risorse “Efficienza Efficacia Economicità”.

Certo, che poi farsi conoscere vuol dire vedersi, incontrarsi ascoltare  e proporre dal vivo non dietro lo schermo di un computer.
Ogni volta è una sorpresa scoprire quante idee vengono fuori soltanto prendendo un caffè insieme.
Spesso sono idee semplici, che si potrebbero realizzare con sforzi minimi, tipo quello di realizzare una festa tipica dei prodotti di San Paolo scoprendo così che poco meno di cinquant'anni fa San Paolo era piena di ciliegi. Adesso in paese  ne saranno rimasti cinque alberi di ciliegi in Via dei Ciliegi. :-(


Avremo anche possibilità d' incontrare i ragazzi e capire come la pensano sulla politica e come vorrebbero essere rappresentati. L'invito agli incontri pubblici è aperta a tutti ( 29 Aprile presso la Sala Consiliare) sarebbe un ottima occasione per scambiarci opinioni con tutti i candidati.

Ultimo pensiero per oggi . Un mio vicino di casa descrivendogli L'Alveare e le sue idee dice : "mi piacete perché siete persone semplici, come noi."  :-)...... continua

sabato 16 aprile 2011

Diario di una campagna elettorale

Da quando sono stato "travolto" in questa nuova esperienza mi sono ritrovato a pensare continuamente a come poter contribuire  all'interno dell'associazione.
Prima però di entrare nel raccontarvi giorno per giorno come proseguirà la campagna elettorale vorrei farvi vivere proprio dall' inizio l'avventura.

Come ho iniziato io a partecipare penso si possa replicare anche a tutti gli altri componenti dell'associazione L'Alveare.
Giorgio (Cortesi)  mi chiamò al telefono proprio  mentre sonnecchiavo una domenica pomeriggio, non pensavo francamente che sarebbe poi stata  l'ultima volta che avrei sonnecchiato di domenica, chiedendomi se fossi interessato a partecipare ad un incontro dell'associazione il giovedi seguente.
Non so perchè ma da quel momento non vedevo l'ora di poter arrivare a giovedi per vedere di cosa si trattasse.
Già dal primo incontro dove si parlava di ecologia con un esperto della materia scopro un gruppo di persone eterogeneo con un solo ideale in testa, fare qualcosa di bello  per il proprio paese .

Fra le cose più bella era il fine  riunione dove con tutti ci si fermava a parlare descrivendo animatamente cosa sarebbe stato bello fare a San Paolo oltre a quello che già c'era.
Era un pò come tornare ragazzini a parlare delle piccole cose ci piacevano, con la stessa passione e la stesso tono. Solo che questa volta si poteva  far diventare, un bel sogno, in una realtà.

Ad ogni riunione la passione non è mai diminuita semmai incanalata in un flusso di idee sempre più concreto.
Spesso sottolineiamo la nostra apoliticità ma a piace più pensare alla nostra apartiticità.
Per il significato stesso di politica  non ci possiamo definire apolitici ma liberi di pensare con la nostra testa fuori dagli schemi ideologici . Ascoltare, accettare idee diverse dalle proprie mettersi in discussione ma soprattutto costruire questo è l' Alveare :-)

Torniamo però a pochi giorni fa dove si è scelto il Candidato Sindaco (Stefano Cortinovis) e la lista dei candidati consiglieri. Tutte le scelte sono difficili sia per chi rimane fuori sia per chi ha l'onore di essere stato scelto nel rappresentarlo.
Coloro che sono fuori dalla lista sono il motore e la benzina del gruppo senza il quale la "macchina" della Lista si ferma da loro dipende il nostro successo!
Chi è stata scelto ha responsabilità di rappresentare tutti e non deludere le aspettative .

Il lavoro continua si entra nel vivo della competizione ....  rimanente sintonizzati l'aggiornamento adesso sarà continuo.

domenica 10 aprile 2011

Seconda giornata ai tavoli

Anche la seconda giornata  d' incontro ai tavoli è trascorsa piacevolmente.
Molti abitanti di San Paolo D'Argon, insieme ad un caldo fuori stagione, sono stati i nostri compagni  ai tavoli.
Siamo riusciti a discutere del nostro programma elettorale con tutti coloro che ne hanno fatto richiesta.
L'occasione è stata utile anche per raccogliere le firme per la presentazione della lista. Obiettivo raggiunto già dopo poche ore.
Nei prossimi giorni, dopo le ultime rifiniture e suggerimenti ricevuti, pubblicheremo sul sito internet il programma e la lista definitiva dei canditati .
Discutendo, fra di noi, ci siamo detti ciò che differenzia i nostri tavoli rispetto ad altri tavoli presenti in San Paolo è il sorriso.
Il sorriso è la voglia di fare farà la differenza, ne siamo sicuri :-)

Email ricevuta

Riporto integralmente un email ricevuta


"i miei figli (ma anche  noi!) mi dicono:  che bello se a San Paolo ci fosse:

1.  Sala prove musicali per band o per singoli  (come  a Bagnatica): un' aula attrezzata  da noleggiare ai ragazzi  che voglio strimpellare  un po'…
2.  Una bella parete  di arrampicata, da gestire magari in collaborazione con Sport e cultura  o con il Cai di Trescore B.
3. Un bel percorso ciclopedonale per raggiungere  in sicurezza  il Liceo di Trescore B.

e poi….  (sogno!)  un bel trenino  della Val Cavallina (come quello in Val Seriana) per raggiungere Bergamo velocemente con corse  giornaliere  frequenti!"

Rispondiamo :

1° Nel nostro programma , chi ha partecipato ai tavoli di sabato scorso l'ha potuto consultare e discuterne con noi, è stato inserito un punto dedicato ai giovani che trascrivo integralmente :

"Impegno per cercare spazi riservati ai giovani per poter esprimere i loro desideri, sala musica, spazio recitativo,gruppi di discussione e tutto ciò , che compatibilmente, sarà da loro richiesto."


2°L'idea è molto interessante ed abbiamo sentito alcuni rappresentanti del CAI di Trescore per avere informazioni in merito. A Trescore B. è stata installata all'interno della palestra del liceo ed il costo è stato di circa 40.000 € . Fare promesse e poi non mantenerle non sarà certo il nostro stile di amministrare la cosa pubblica. Ma l'idea da lei proposta  ha dato lo spunto per qualcosa che potrebbe andare oltre la semplice  parete attrezzata e  ripagarsi da sola dando opportunità a giovani di San Paolo D'Argon. 
Provi a vedere questo link .





3° La creazione di un Tram Leggero non è solo un suo sogno ma un sogno di molti . Tutti coloro che quotidianamente devono spostarsi da San Paolo D'Argon verso Bergamo e passano 40/50 minuti per raggiungere il luogo di lavoro o di studio immagino condivano questo sogno.
Le posso dire che il tracciato della variante SS 42 prevede che, parallelamente ad esso possa  passare il tracciato di un tram leggero. Partendo dal polo scolastico di Trescore si ricongiungerebbe a Montello per riutilizzare la ferrovia esistente. La Lista Civica L'Alveare crede in tutto ciò che può migliorare la qualità della vita e si farà  promotrice presso le sedi opportune.
 Abbiamo bisogno del vostro sostegno per far concretizzare i nostri e vostri sogni.









mercoledì 6 aprile 2011

Invito ai giovani

Sabato 9 Aprile ci incontreremo in alcuni luoghi del nostro paese, e stiamo aspettando tutti voi giovani che avete voglia di contribuire al miglioramento di San Paolo!!!

Servono idee e iniziative, ma soprattutto la voglia di collaborare tutti insieme!!!

Spesso tempi e luoghi fra giovani e meno giovani non coincidono .  Raccontaci cosa ti piacerebbe che l'amministrazione comunale facesse per te.

Uno per tutti, tutti per uno.

Ti aspettiamo dalle ore 14.15 in poi nelle seguenti vie:

• Leonardo Da Vinci
• Buzzone
• Vittorio Veneto
• Fantoni

martedì 5 aprile 2011

non è facile

Credetemi non è facile trovarti improvvisamente catapultato in una dimensione completamente nuova. Mi riferisco alla scoperta di esserti ammalato e dover cambiare lavoro, al fatto di iniziare le pratiche x una invalidità: commissioni mediche, visite etc. etc..Tutto questo ed altro ancora è deprimente e penso alle persone anziane che già faticano nel quotidiano, immaginatevi così! Cosa può fare il Comune? Potrebbe, secondo me, allestire una specie di sportello che sia pronto ad aiutare e ad affiancare il soggetto interessato nei primi (potrebbe anche essere anche dopo!) momenti. Quando non sempre si ha la voglia e la possibilità di farsi supportare dalle, peraltro, splendide persone aderenti alle varie associazioni. Esiste, già l'assessore ai servizi sociali, che svolge già questo compito, ma io l'ho sempre visto e considerato una cosa troppo tecnica e mai veramente consapevole di quello che succede davvero ad un invalido( forse è proprio il ruolo che ricopre lo deve rendere immune da qualsiasi coinvolgimento e di conseguenza il fattore tecnico sarebbe appropriato); mentre, dal punto di vista puramente umano il poter contare su qualcuno che ha un'esperienza personale simile alla tua può essere la molla x ripartire subito e non lasciarsi travolgere. Ecco la mia proposta è cercare di coinvolgere altre persone ammalate che abbiano voglia di fare qualcosa per gli altri. Tutto questo avrà sicuramente dei costi. Costi contenuti certo ma sempre costi! Adesso dico la frase che farà arrabbiare tanta gente: meglio un marciapiede in meno ma più dignità e solidarietà alle persone! Dignità e Solidarietà fanno rima con civiltà! La civiltà di un Comune si vede, anche, da questo! Fausto

C'è bisogno di più solidarietà

Sarebbe bello e utile organizzare periodicamente delle raccolte di vestiti,scarpe,oggetti usati che potrebbero essere rivenduti o donati a persone bisognose. Abbiamo le case piene di cose che potrebbero fare felici bambini, famiglie in difficoltà, oppure acquistati in seconda mano. I proventi potrebbero servire ad acquistare mirando alle effettive necessità di tali famiglie. Sarebbe bello coinvolgere in questo progetto le nostre scuole per far sì che i nostri ragazzi tornino a dire ed a capire il concetto di solidarietà. Lo sò che in una campagna elettorale le cose importanti sono altre, ma credo che se partiamo dalle cose piccole(?) possiamo realizzare, con la stessa convinzione, tante cose grandi. Magari sono uscito da quella che è la richiesta di proposte per la nuova lista ma penso che un pò di SOLIDARIETA' in più non guasti! Fato63

lunedì 4 aprile 2011

San Paolo “ecologica”


Mi piacerebbe una San Paolo “ecologica”, che valorizzi ancora l’energie alternative (pannelli solari) e che aiuti i più piccoli a riscoprire la bellezza della terra attraverso la riqualificazione e la promozione dei parchi e  della zona collinare che Fortunatamente San Paolo possiede, anche attraverso iniziative come la settimana verde ed altre da proporre anche agli adulti affinchè il rispetto per l’ambiente venga insegnato all’interno della famiglia.

sabato 2 aprile 2011

La nostra prima giornata ai tavoli

Oggi ,per la prima volta, l'associazione  L'Alveare si è presentata agli abitanti di San Paolo D'Argon.

Per molti di noi è stata la prima volta in cui ci presentava al pubblico per ascoltare e proporre le proprie idee.
E' stata un' esperienza molto coinvolgente, dove superato il primo imbarazzo di fermare le persone per offrire il volantino, è stato ripagato dal piacevole scambio di opinioni.
Non sempre le opinioni si sono dimostrate convergenti ma sempre rispettose dei diversi punti di vista.
Nella zona di via Puccini i residenti hanno espresso tutte le loro difficoltà e ciò è diventata un' ottima occasione per potersi confrontare e impegnarsi al massimo per la loro risoluzione .




Interessanti gli spunti forniti sul sociale , dove è stato suggerito , l'idea di poter offrire dei piccoli appartamenti per giovani coppie che all' inizio della loro vita insieme possano godere di affitti calmierati per un periodo di tempo di due tre anni. Ciò permetterebbe di aiutare le difficoltà iniziali che le nuove coppie devono superare proprio nella fase iniziale.

La domanda più frequente è stata quella di sapere chi fossimo o  quale  partito rappresentassimo.Alla  nostra risposta ,che l' Associazione l'Alveare, è composta da persone che desiderano mettere a disposizione il loro tempo e le loro competenze al servizio del proprio paese in modo del tutto disinteressato, molti ne sono rimasti felicemente sorpresi . La politica nazionale ha svilito il concetto di politica al servizio di tutti. Sembra che per forza chi si occupi di  politica lo  debba fare solo per i propri personali interessi.

Il primo incontro ci ha messo alla prova ma la soddisfazione d'incontrare tante persone ci ha ripagato ampiamente dello sforzo.

Domani si ricomincia ...e l'entusiasmo è alle stelle

venerdì 1 aprile 2011

San Paolo ed i giovani

Vorremmo una San Paolo d'Argon giovane, che sappia raccogliere le esigenze dei giovani stimolandoli attraverso nuove iniziative che li rendano partecipi:

-rinforzando le attività già attuate negli ultimi anni(settimana verde, della pace, marcia Perugia-Assisi).

-Proponendo nuove attività di diversa natura (sportive,culturali, ambientali) che promuovano la conoscenza del territorio e delle realtà già presenti sullo stesso (aido, lads, alpini, protezione civile, compagnia teatrali,gruppo bandistico ecc.ecc)

-Stimolare la conoscenza delle tematiche sociali ed il rispetto della persona e di ciò che lo circonda(ambiente ed infrastrutture) attraverso incontri ed attività.

-Favorire l'incontro tra i giovani affinchè riscoprano l'importanza della comunità e del confronto vissuto “di persona” e non solo attraverso internet.

-Stimolare i giovani alla partecipazione alle varie iniziative utilizzando “un linguaggio ed uno stile” vicini alla situazione sociale contemporanea affinchè susciti curiosità nelle varie fascie d'età.

Un esempio di attività da proporre ai giovani potrebbero essere:
-una “notte bianca” dove con piccole iniziative si possa mostrare la bellezza del divertirsi semplicemente stando insieme e senza dover per forza “andare oltre”

-organizzare una settimana degli sport dove gli adolescenti ed i giovani possano conoscere anche gli sport non abitualmente praticati (rugby,cricket,football americano ecc.ecc.). Ciò favorirebbe anche la conoscenza interculturale con le altre nazionalità e tradizioni presenti in San Paolo

-organizzazione di corsi vicini agli interessi giovanili (fotografia, musica ,cinema) e/o che avvicinino gli stessi alle realtà culturali già presenti nel paese (teatro,banda musicale).

I giovani

San Paolo è un paese giovanissimo, ma nonostante ciò la partecipazione di adolescenti e giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni non risulta essere delle più attive. Occorrerebbe la creazione di punti di ascolto, di iniziative e attività che possano aumentare la curiosità nei giovani.

Coinvolgerli al giorno d’oggi è una cosa molto impegnativa e difficile soprattutto perché la tecnologia ha portato gli stessi a racchiudersi davanti a un computer o alla televisione. Si deve quindi cercare di riportare i ragazzi e le ragazze a ravvivare il centro del paese, (piazza Cortesi è quasi sempre vuota), a frequentare gli spazi pubblici quali parchi, aree verdi, parco del Seniga, ecc ecc.


Inoltre in  paese in questi mesi si è assistito alla nascita di un nuovo gruppo, giovani-adelphos, e quindi sarà sicuramente positivo collaborare insieme per creare tutto ciò che è stato detto sopra.

Al centro del nostro progetto

BAMBINE E BAMBINI
GIOVANI
ADULTI E FAMIGLIE
ANZIANI
assumendo innanzitutto un attento atteggiamento di ascolto attivo, che sappia fare sintesi
e rilanciare le diverse espressioni, interpretandole e integrandole in un disegno coerente,
innovativo e lungimirante.

Un paese che faccia sentire i giovani parte integrante della comunità, affinché possano esprimere le loro idee e le loro difficoltà e che queste vengano ascoltate e prese in considerazione.
Un paese in cui i giovani e gli adolescenti sentendosi veramente coinvolti la smettano di stare chiusi in casa davanti alla tv ma “scendano in piazza” per riportare al centro della comunità la bellezza di questo luogo in cui poter confrontarsi, divertirsi e coltivare gli interessi comuni.

Voler Bene a San Paolo

Sono una  persona che vive quotidianamente il paese di San Paolo e ne condivido la bellezza e le criticità. Per questo credo che molto sia stato fatto e molto ci sia ancora da fare per mantenere i buoni risultati ottenuti e per creare nuove opportunità di benessere.
Voglio con entusiasmo pensare ad un paese di tutti.
Personalmente ritengo che le persone nel momento in cui si sentono accettate, apprezzate ed uniche, siano in grado di offrire quanto di più buono possiedono.

Prima


Ho provato sulla mia pelle che se non si è sereni tutto diventa un problema irrisolvibile e fastidiosamente insopportabile. Se invece ci si rende conto che non esiste solo il nostro piccolo mondo anche i nostri problemi di conseguenza si ridimensionano.
Credo che riuscire a coinvolgere le persone a “voler bene” a San Paolo le faccia sentire di conseguenza più ben volute.
In questo modo si creano persone realizzate e positive che arricchiscono la comunità in cui vivono.
La ricchezza di un paese non è data solamente da beni materiali ma dallo stare bene nel posto in cui si vive.
Uno star bene che passa si da servizi efficienti e da un territorio salvaguardato ma anche dal sentirsi 
parte di una comunità attenta e partecipe.  

Dopo

Il paese che vorrei

Una comunità matura, in cui i cittadini hanno imparato a conoscere ed a comunicare le proprie
esigenze e a tener conto delle esigenze delle altre componenti sociali, e gli amministratori ad
ascoltare, fare sintesi e praticare la trasparenza come strumento di rispetto e di incoraggiamento alla partecipazione